精神哲学の体系化 : 1902年から1909年におけるクローチェ哲学の展開
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概要
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Questo lavoro intende chiarire lo svolgimento immanente del pensiero di Croce dal 1902 al 1909 e il significato storico della Filosofia dello Spirito, completata attraverso le tre opere filosofiche, Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale (nelle prime tre edizioni), Logica come scienza del concetto puro (nelle prime due edizioni) e Filosofia della pratica. Economia e Etica. A tale scopo, si esaminano dal punto di vista filologico le modifiche esistenti tra le diverse edizioni: precisando l'ordine cronologico delle opere e confrontandolo con i carteggi e i Taccuini del lavoro, la ricerca si soffermera sui rapporti teorici tra gli scritti filosofici. In primo luogo, per mettere in rilievo con prospettive piu ampie l'importante ruolo di queste opere filosofiche nell'attivita culturale di Croce, si intende descrivere il nesso tra la Filosofia dello Spirito e le altre pubblicazioni (collana "Classici della filosofia moderna" e La Critica. Rivista di letteratura, storia e filosofza). In secondo luogo, si intende notare una <<modificazione di concetto>> confrontando le due edizioni dell'Estetica (1902 e 1904) con i Lineamenti di una logica come scienza del concetto puro (1905). Nei Lineamenti la <<natura>> coincide con l'atto spirituale, mentre nelle prime due edizioni dell'Estetica essa e collocata al di fuori dello Spirito. Fu la lettura critica di Hegel del 1905 ad indurre Croce a rifiutare il positivismo, a negare il concetto di <<natura>> e a inglobarlo nello Spirito umano. In terzo luogo, si vuole evidenziare l'elaborazione del sistema filosofico che emerge nelle varianti riscontrabili tra Riduzione della Filosofia del diritto alla Filosofia dell'economia (1907) e la Filosofia della pratica (1909). In queste due opere, Croce intende spiegare il dinamismo della storia tramite la Filosofia dello Spirito, che vorrebbe sostituire al positivismo. Nella Riduzione si sofferma sulla storia dell'attivita giuridica, sostenendo che <<non rientra in quella della scienza [...] ma nella storia della politica e della civilta>>, concepisce, poi, l'attivita giuridica come l'azione <<pratica che e per se ne morale ne immorale>>, azione che tutti gli uomini compiono non solo nei confronti delle leggi dello Stato, ma anche nei confronti di ogni altra regola, ad esempio il galateo, il codice cavalleresco e persino quello della mafia. Questa attivita e costituita dalla <<volizione>> umana, concetto approfondito nella Filosofia della pratica, con l'esame del quale Croce perfeziona la filosofia dello Spirito e sottolinea che <<nessun sistema filosofico e definitivo, perche la Vita, essa, non e mai definitiva>>. Per ultimo si rilevano i cambiamenti nella terza edizione dell'Estetica (1908) e nella seconda della Logica (1909). Visto che queste due opere vennero corrette dopo la Filosofia della pratica, le correzioni furono influenzate dal sistema filosofico allargato, un sistema che, risolvendo i nuovi problemi della Vita, andrebbe rinnovato ininterrottamente. Mentre nell'Estetica il filosofo napoletano modifico solo alcune parti importanti, decise invece di <<scrivere da capo>> la seconda edizione della Logica: per proporre una filosofia piu efficace e sostituire il positivismo individuando la realta nel modo concreto e universale, doveva infatti spostare il ruolo della storia nella filosofia dello Spirito. La storia, che intorno al 1905 era considerata <<intuizione intellettuale>> posta tra l'arte e la filosofia, venne ridefinita nel 1909 come <<concetto puro>> ormai allontanato dall'arte e identificato con la filosofia. Croce defini l'attivita intellettuale come <<concetto puro>> che evidenzia la realta concreta e universale e le scienze naturali come <<edifizi di pseudoconcetti>> ai quali manca la realta. Gia nel 1901 Croce, confessando il motivo fondamentale del suo studio, sostenne che <<se il linguaggio e il primo momento dello spirito, [...] non si puo sperare d'intendere bene le frasi posteriori e piu complicate, quando il primo e piu semplice resta mal noto, mutilato, sfigurato>>. Cosi, mentre nella prima edizione dell'Estetica difendeva l'autonomia dell'<<intuizione>>, piu tardi concepi non solo una teoria sulla lingua come formazione spirituale, ma anche un sistema filosofico, basato sullo Spirito umano, capace di sostituire il positivismo e costruire un presupposto per le altre scienze particolari. Tuttavia per i giovani lettori, la figura di Croce e il suo sistema filosofico si configuravano come una nuova autorita. Pertanto, in questa prospettiva, e considerando il dissenso delle nuove generazioni, sara opportuno definire la storia intellettuale dei primi anni del Novecento come il periodo dell'egemonia culturale di Croce.
- 2008-10-19