聖女ベアトリーチェ讃歌 : 『新生』試論
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概要
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L'Autore del presente articlo, si appoggia su alcuni passaggi della Vita Nuova, dove Dante, per confermare le sue idee, si riferisce all'autorita di Guido Cavalcanti, come nei capitoli 25 e 30, chiamandolo "lo primo amico". Si direbbe che Dante ha bisogno dell'autorita de1 maestro, come un conforto, in casi e situazioni dubbie. ll Cavalcanti si trova in fondo, a svolgere lo stesso compito che ha Virgilio, nella Divina Commedia, con questa differenza che il Cava1canti non ha un compito cosi attivo, come Virgilio, ma piuttosto direi quello di un suggeritore. L'influenza del Cavalcanti su Dante, non si deve cercare nella sua forma poetica di espressione, nella maniera di esprimersi, ma piuttosto, nell'attitudine di Dante riguardo alla questione allora molto dibattuta, e cioe' della relazione fra amore e moralita. Nel capitolo seguente, 1'autore tratta 1'idea di Amore, cominciando dai poeti siciliani fino al Cavalcanti, e quindi l, influenza del De Cappellano sui posti italiani dell'epoca. Dante, come si puo vedere nelle "rime nuove" si separa dal suo maestro Cavalcanti, avvicinandosi piuttosto a Guinicelli. Dante, specialmente, nella parte in prosa, si serve spesso dell'espressione "benedetta Beatrice" ma questo non e che l'effetto della crisi spirituale di Dante dopo la morte di Beatrice : I'espressione dell ammirazione di Dante e come una preghiera di lode verso Beatrice. L'autore dell'articolo rifiuta la teoria che vorrebbe fare della Vita Nuova un racconto d'amore romantico, e si avvicina a coloro che invece vedono nella Vita Nuova un racconto realistico dell'amore di Dante verso la Donna gentile. Infatti Dante, invece di servirsi di espressioni metaforiche di Beatrice come "apparire" o "partire", usa parole piu dirette come "vidi una donna gentile". L'autore mette in fine in risalto che anche Dante stesso aveva avuto coscienza della contradizione fra la lode di benedetta Beatrice, il motivo dominante dell'opera, e l'ultimo amore di Donna gentile(Cap.39).
- 1957-12-30