『神曲』における光学から神学への変容 : 浄罪篇第15歌
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概要
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Nell'articolo su Purg. XV (in "Studi Ttaliei", vo1.XL, 1990), si eerc6 di dimostrare che l'espressione retorica dell'ora all'inizio del canto non c' solouna eirconlocuzione astronomiea, ma ehe e cornposta secondo una struttura identica alla legge ottica delta riflessione sullo specchio indicata nei versi successivi, e che le posizioni del Sole e del poeta 'oiator in quel momento corrispondono all'intero itinerario delta Cornrn.edia in una forma che rica Tea il fenomeno delta riflessione. Nei versi suecessivi, relativi all'invidia, eontinuano per6 ad essere usate espressioni e vocaboli ehe fanno parte del campo semantieo delta riflessione delta luce. Finora gli studiosi hanno interpretato questo canto come didascalico, considerando i fenomeni otticiprivi di rapporto con Ia materia dell'invidia, tuttavia questa interpretazione non e coerente con Ta spiegazione delta dottrina sull'invidia e sull'ottica. Infatti, sviluppando i risultati acquisiti nell'articolo precedente, sembra possibile dimostrare che Dante intende deserivere l'invidia - dal punto divista teologico - attraverso le proprieta ottiehe delta riflessione. In altre parole, procedendo dal chiarimento dei sensi letterali e metaforici trattati in precedenza, in questo lavoro si tenta di spiegarne i sensi morali e mistici. Quanto si propane qui e che la struttura delta riflessione sia identica a quella psicologica delta misericordia, eoncetto opposto all'invidia. Questa infatti produce un rapporto asimmetrieo in cui si riceve gioia dal male etristezza dal bene altrui, la misericordia invece, ricevendo gioia dal bene etristezza dal male altrui, fonda un rapporto simmetrieo. L'equivalenza geometrica ehe nasce dalla miserieordia (cornpassione) esprime a livello teologico Io stesso rapporto di uguaglianza fra gli angoli d'incidenza e diriflessione delta luce: l'invidia porta al mantenimento dei bent terreni solo perse stessi, mentre la misericordia e condivisione e restituzione di gioia. Trasponendo questa visione sul piano fisico dell'ottica, si ottiene una Nell'articolo su Purg. XV (in "Studi Ttaliei", vo1.XL, 1990), si eerc6 di dimostrare che l'espressione retorica dell'ora all'inizio del canto non c' solouna eirconlocuzione astronomiea, ma ehe e cornposta secondo una struttura identica alla legge ottica delta riflessione sullo specchio indicata nei versi successivi, e che le posizioni del Sole e del poeta 'oiator in quel momento corrispondono all'intero itinerario delta Cornrn.edia in una forma che rica Tea il fenomeno delta riflessione. Nei versi suecessivi, relativi all'invidia, eontinuano per6 ad essere usate espressioni e vocaboli ehe fanno parte del campo semantieo delta riflessione delta luce. Finora gli studiosi hanno interpretato questo canto come didascalico, considerando i fenomeni otticiprivi di rapporto con Ia materia dell'invidia, tuttavia questa interpretazione non e coerente con Ta spiegazione delta dottrina sull'invidia e sull'ottica. Infatti, sviluppando i risultati acquisiti nell'articolo precedente, sembra possibile dimostrare che Dante intende deserivere l'invidia - dal punto divista teologico - attraverso le proprieta ottiehe delta riflessione. In altre parole, procedendo dal chiarimento dei sensi letterali e metaforici trattati in precedenza, in questo lavoro si tenta di spiegarne i sensi morali e mistici. Quanto si propane qui e che la struttura delta riflessione sia identica a quella psicologica delta misericordia, eoncetto opposto all'invidia. Questa infatti produce un rapporto asimmetrieo in cui si riceve gioia dal male etristezza dal bene altrui, la misericordia invece, ricevendo gioia dal bene etristezza dal male altrui, fonda un rapporto simmetrieo. L'equivalenza geometrica ehe nasce dalla miserieordia (cornpassione) esprime a livello teologico Io stesso rapporto di uguaglianza fra gli angoli d'incidenza e diriflessione delta luce: l'invidia porta al mantenimento dei bent terreni solo perse stessi, mentre la misericordia e condivisione e restiII fenomeno equivalente a questa legge celeste si pu6 sperixmentare sulfa terra nelle caratteristiche ottiche delta riflessione sullo speecchio. Quello che il 'otator Dante deve imparare al punto di svolLa a mete delta. Co'tnrnedia e eosi suggerito dalla riflessione dello specchio modellata sulfa ratio celeste. Pereccsi dire, la riflessione e l'ispirazione che attira verso 11 eielo l'anirna vincolata alla terra ed eta lingua delta luce impiegata da Dio. 11 luoj;o in cut si trova il viator Dante e il punto eentrale dell'httero itinerario e al tempo stesso e il punto di partenza delta riflessione che pu6 realizzarsi solo clopo aver superatol'invidia. Questa prospettiva offre una eonferma che parole ed espressioni relative all'invidia nei canti Xlll, XIV e XV convergono net campo semantico dei principi delta riflessione. La parte finale di questo studio e dedicata ale fonti a cui Dante avrebbe attinto questa idea. 11,'ipotesi clr che Dante, all'interno delta tradizione medievale ehe interpretava la luce in chiave teologica, avrebbe ri-interpretato su base scientifica la frase paolina "'oicl,emus nunc per speculu'm, in enigrnate" basandosi sulla teoria catottrca.
- 1999-10-20
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- SEGAL, C., Lucretius on Death and Anxiety : Poetry and Philosophy in DERERUM NATURA. Pp. xii+279, Princeton University Press, Princeton, New Jersey 1990.